I consigli di Claudia
Claudia, sognatrice, curiosa e soprattutto amante dei viaggi che racconta su La Bussola e il Diario, dove puoi trovare suggerimenti e consigli utili su mete e destinazioni sparse in tutto il mondo. Sul suo blog non mancano mai segnalazioni su eventi artistici e di design, ma anche indicazioni su ristoranti e locali dove vivere interessanti esperienze eno-gastronomiche.
Oggi ci racconta tutto del suo viaggio a Parigi.
Il tuo blog mi sembra davvero molto ben curato. Qual è la tua ricetta per proporre contenuti interessanti per gli utenti?
La Bussola e il Diario è un blog di viaggi e turismo in cui il focus principale è mirato ad un target di utenti adulti, che vogliono gratificarsi con esperienze turistiche sia in Italia che all’estero e amano circondarsi del bello e del comfort. Uomini e donne socialmente attenti, che vogliono essere aggiornati sugli eventi culturali e che apprezzano l’arte e il design. E sono anche delle buone forchette, tant’è che una delle sezioni più amate sembra essere “Si parla di cibo!”, con segnalazioni di ristoranti, locali e ricette. Quando scriviamo cerchiamo di tenere in considerazione le esigenze e le aspettative dei lettori, suggerendo mete e destinazioni che ci sono piaciute o che ci intrigano e inseriamo sempre tanti suggerimenti utili per rendere migliore l’“esperienza viaggio”. Il blog ha un piano editoriale ben definito, ma è anche flessibile: vado sempre in giro con una piccola macchina fotografica…l’ispirazione è dietro l’angolo!
Tra le tue tante mete hai visitato Parigi: il ricordo più bello che hai di questa città?
La prima volta che ho incontrato Parigi avevo meno di 15 anni ed è stato amore a prima vista: da allora, credo di essere tornata nella capitale francese almeno una decina di volte. Non mi stanco mai di vedere i ponti sulla Senna, di perdermi nelle viuzze dell’Ile Saint-Louis o del Marais, sedermi a prendere un tè – di certo non economico, ma così “francese” – da Mariages Frères o, semplicemente, fare una lunga passeggiata lungo la Promenade Plantée. Ma non mi dispiace nemmeno la Parigi etnica (se avete letto Daniel Pennac e la sua saga della famiglia Malaussène, andare a Belleville è quasi un obbligo!) o quella moderna dei palazzi arditi che si innalzano a La Defense. Difficile scegliere tra tanti ricordi il più bello: forse quello più intenso e soprattutto unico è stato aspettare sulla Butte de Montmartre lo scoccare della mezzanotte dell’ultimo dell’anno, è davvero fantastico osservare Parigi che improvvisamente si riempie di luce e di colori, in quella che è così simile a un’esplosione di felicità.
Ho solo tre giorni per godermi Parigi, cosa mi suggerisci di vedere assolutamente e quali luoghi visitare se avanza tempo.
Per chi non è mai stato a Parigi, in genere consiglio suddividere la visita della città “a blocchi”, ottimizzando gli spostamenti: un giorno nella zona del Quartiere Latino, de Les Halles, dell’Ile de la Cité e dell’Ile de Saint-Louis, con relative visite a Notre Dame, alla Conciergerie e alla Sainte Chapelle, senza dimenticare il Centre Pompidou.
Se avanza tempo, al tramonto suggerisco di salire su un Bateaux Mouches per vedere la città da una prospettiva diversa e anticipare l’itinerario del secondo giorno: Tour Eiffel (se avete fiato e gambe, provate a salire a piedi, è un’esperienza da fare!), Musée d’Orsay che merita anche solo per la struttura architettonica, è stato ricavato da quella che era una vecchia stazione ferroviaria, e per finire una bella passeggiata da Place de la Concorde lungo Avenue des Champs Elysées fino a raggiungere l’Arc de Triomphe. E non perdetevi Montmartre di sera!
Il terzo giorno andate a La Defense, visitate il Parc de La Villette (con la Cité des science et de l’industrie), fate una passeggiata a la Butte aux Cailles, un quartiere poco noto della città in cui sembra di tornare indietro nella Parigi degli anni ’50 oppure perdetevi nel Marais, tra gallerie d’arte e negozi di antiquari. In alternativa, utilizzate il vostro ultimo giorno da turisti per visitare il Louvre. Tuttavia il Museo è talmente grande che vederlo in qualche ora è pressoché impossibile e abbastanza dispersivo: assai meglio girare per la Parigi insolita e rimandare il Louvre a un altro viaggio a Parigi (però, se ci andate, approfittatene per fare una sosta da Angelina, in Rue de Rivoli, per una cioccolata calda in un ambiente elegante e raffinato.
Mi consigli un locale di Parigi in cui mangiare bene e spendere poco?
Escludendo i localini del quartiere latino (che mi lasciano sempre molto perplessa quanto a igiene e qualità) a Parigi si possono spendere poche decine di euro e mangiare davvero bene. In via generale, vanno esclusi i posti turistici, mentre le Brasserie frequentate da chi a Parigi ci vive garantiscono un ottimo rapporto qualità-prezzo. L’ultima volta ci siamo trovati bene da La Vache et le Cuisinier a Montmartre(Rue des Trois Freres, 18), non proprio economico, ma buona qualità oppure si può andare, per spendere meno, da Roomies in Rue du Cygne, zona Les Halles (è un locale che serve anche hamburger vegetariani). Per risparmiare, in generale, a pranzo, optate per la Formule, sono i menù che prevedono due o tre portate a prezzo fisso.
Bici, taxi, metro, bus, a piedi, auto. Qual è secondo te il modo migliore per visitare questa città?
Parigi ha un sistema di trasporti pubblici urbani capillare ed efficiente: se dovete percorrere grandi distanze, il metrò è imbattibile. Ma Parigi ha anche un sistema pubblico di noleggio biciclette – il Vélib’ – estremamente funzionale, sebbene muoversi nel traffico parigino può creare qualche difficoltà per chi non è abituato, nonostante le numerose corsie riservate alle biciclette. Tuttavia il modo migliore per conoscere Parigi e farsi permeare dal suo fascino è camminare a piedi: scarpe comode, mi raccomando, si fanno chilometri senza nemmeno accorgersene!
Dove preferisci alloggiare durante i tuoi viaggi? Casa in affitto, albergo o b&b? Qual è il quartiere migliore di Parigi dove dormire?
Per nostra scelta, preferiamo dormire in hotel di charme o al più in residence che garantiscano comunque i servizi alberghieri. Proprio per l’efficienza dei trasporti, non è così necessario scegliere un hotel in centro, tuttavia, se è la prima volta che visitate la città non ho dubbi: scegliete il Marais o la zona dei Grand Boulevards e chiedete una stanza ai piani alti, avere la possibilità di svegliarsi la mattina e vedere i tetti di Parigi contribuirà a rendere indimenticabile il vostro viaggio.
Quale sarà il tuo prossimo viaggio?
Il prossimo viaggio ci porterà a est, in Thailandia, ma abbiamo già in programma anche il Portogallo ed il Belgio. In ogni caso, vorrei tornare a Parigi prima di Pasqua, anche solo per un paio di giorni, da dedicare allo shopping, per visitare una bella mostra d’arte e… fare qualche sosta golosa. E poi, Parigi ha sempre qualche angolo segreto da mostrare: una delle esperienze più belle e romantiche è stato navigare sul Canal Saint Martin tra chiuse e viale alberati per poi scendere nel ventre della città e ritrovarsi improvvisamente all’aperto nel Bassin de l’Arsenal e quindi sulla Senna.
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