Cattedrale di Notre Dame

Cattedrale di Notre Dame: quando si potrà visitare

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Notre-Dame, la leggendaria cattedrale gotica di Parigi, è senza dubbio uno dei monumenti più belli della capitale francese.

Purtroppo, il ben noto incendio del 15 aprile 2019 che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso, l’ha gravemente danneggiata.

Siamo rimasti tutti colpiti dall’immagine della cattedrale che ardeva, con il fumo denso e biancastro che dal tetto saliva verso il cielo.

Un evento triste per chiunque ami Notre-Dame, ma che fortunatamente non ha avuto conseguenze fatali: non ci sono state vittime tra i civili, e la cattedrale non è crollata.

Il consolidamento dell’edificio è già in atto; seguirà un’ambiziosa opera di ricostruzione che – ci auguriamo – saprà restituire alla cattedrale tutto il suo splendore e la renderà di nuovo visitabile anche all’interno.

Dove si trova e come arrivare

La Cattedrale di Notre-Dame si trova nell’isola Ile de la Cité (isola della città), l’area di Parigi che divide la città nella riva sinistra e nella riva destra della Senna, ed è sede dell’arcivescovo di Parigi.

Indirizzo: Place du Parvis Notre-Dame 75004 Parigi, Francia.

Métro: linea M4, stazione Cité. RER B/C, stazione Saint-Michel – Notre-Dame. Bus: 21, 38, 47, o 85.

Notre Dame dopo l'incendio
Notre-Dame dopo l’incendio

Breve storia di una cattedrale leggendaria

Progettata nel 12° secolo e completata nel 14°, fu il cuore pulsante della Parigi medievale!

Situata in un’area inizialmente dedicata a un tempio pagano di Giove, la cattedrale di Notre-Dame iniziò ad essere costruita nel 1160 per la popolazione di fedeli in continua crescita.

La prima parte venne terminata nel 1250, e la cattedrale fu completata nel XIV secolo con una serie di modifiche che le diedero l’aspetto che conosciamo, anche se nel tempo si sono susseguiti diversi restauri e interventi sulle navate e sulle vetrate.

Notre-Dame ospitò importanti eventi come l’incoronazione di Napoleone come imperatore dei Francesi nel 1804, e celebri matrimoni come quello tra Maria Stuarda, regina di Scozia, e Francesco di Valois.

Parte della sua fama è anche merito dello scrittore Victor Hugo, che 19° secolo la immortalò nel suo romanzo storico “Notre-Dame de Paris“, sul quale si sono in seguito basati famosi film di animazione e musical.

L’incendio del 15 aprile 2019

Nel tardo pomeriggio del 15 aprile 2019 è divampato il terribile incendio che la TV e il web ci hanno mostrato.

Grazie all’intervento di oltre 400 vigili del fuoco, che hanno impiegato circa 18 lance ad acqua e numerosi camion, la mattina del 16 aprile le fiamme erano completamente spente.

In tanti (incluso Donald Trump!) si sono chiesti perché non siano stati messi in campo anche degli aerei antincendio: la Protezione civile francese ha evidenziato che gettare acqua da un aereo su un edificio come Notre-Dame avrebbe potuto causare il crollo dell’intera struttura.

La causa delle fiamme

Sulla causa del rogo ancora non c’è certezza. Sono però stati esclusi gli atti vandalici, il movente criminale e quello terroristico.

Inizialmente si pensò ad una fiamma generata da un lavoro di saldatura sul tetto della cattedrale. Erano infatti in corso dei lavori, poiché Notre-Dame era pesantemente rovinata, principalmente a causa della pioggia e dell’inquinamento.

Oggi, le ipotesi più probabili sembrano altre: il fuoco sarebbe divampato per una sigaretta spenta male oppure per un cortocircuito.

La cattedrale era dotata di allarmi antincendio, che hanno regolarmente funzionato, ma non di sistemi automatici di spegnimento del fuoco (come quelli che oggi si possono trovare negli hotel).

Sembra sia difficilissimo dotare edifici così antichi di tali apparecchiature, per ragioni architettoniche; addirittura, installarli in alcuni casi potrebbe essere rischioso.

I danni subiti

La cattedrale ha subito danni significativi all’interno e all’esterno, ma fortunatamente la struttura della cattedrale e la maggior parte delle opere d’arte presenti all’interno hanno resistito al fuoco.

Cosa è andato distrutto

Sono andate distrutte la famosissima guglia (flèche) ottocentesca, progettata dall’architetto Eugène Viollet-le-Duc, parti della copertura e tutto il tetto con intelaiatura di legno e tegole di piombo, che era ancora l’originale.

Inoltre, si è verificato il crollo parziale della volta nella zona della navata centrale e del transetto.

Cosa si è salvato

Sono scampati all’incendio i rosoni, il tesoro – comprendente, tra l’altro, la Sacra Corona e la tunica di San Luigi – l’organo maggiore con la croce (mentre quello del coro è stato danneggiato dall’acqua usata per spegnere l’incendio), le porte.

Gran parte del salvataggio delle reliquie è merito di Jean-Marc Fournier, cappellano dei Vigili del Fuoco di Parigi che si è introdotto senza esitare dentro la chiesa in fiamme per recuperarle.

Per un fortunato caso, sono salve anche le 16 statue, alte 3 metri e pesanti 250 chilogrammi, che si trovavano alla base della guglia. Infatti, qualche giorno prima dell’incendio – e precisamente l’11 aprile – erano state rimosse perché dovevano essere restaurate.

Cosa si può vedere oggi

Soltanto l’esterno. Come abbiamo detto, gli interni della cattedrale non possono essere visitati. Naturalmente, non vediamo l’ora di potervi scrivere che Notre-Dame è stata riaperta pubblico!

Cosa vedere nella parte esterna

Sicuramente potrete vedere delle impalcature, fastidiose ma ovviamente necessarie per “curare” la magnifica cattedrale.

La facciata principale è, si può dire, quella di sempre, mentre noterete i segni dei danni soprattutto lateralmente.

Potrete quindi ammirare le torri e – se vi sarà concesso – avvicinandovi verso il portone di entrata principale (quello del centro), vi troverete davanti alle immagini del Giudizio Universale.

Sulla sinistra, il “Portale della Vergine“, che raffigura Maria che dorme, e figure dell’Antico Testamento.

Sulla destra, il “Portale di Sant’Anna” che rappresenta gli eventi dall’annunciazione all’arrivo dei Re Magi dopo la nascita di Gesù.

I gargoyle

Sono 54 e tutti salvi!

Sicuramente li conoscete bene. I gargoyle, o gargolle, sono quelle raffigurazioni animalesche che caratterizzano tante cattedrali gotiche. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, però, non si tratta di figure tratte dalla simbologia medioevale.

Un gargoyle di Notre Dame
Un gargoyle di Notre-Dame

I gargoyle di Notre-Dame sono stati aggiunti verso la metà del XIX secolo dall’architetto Eugène Viollet-le-Duc.

La funzione dei gargoyle è quella di proteggere le cattedrali; quelli di Notre-Dame sono lì per mandare un avvertimento: essendo spiriti maligni non possono entrare nella cattedrale, ma restano fuori, come fossero in attesa.

Che abbiano protetto loro la cattedrale dal crollo?

Cosa si poteva vedere all’interno

Come sapete, l’interno era a dir poco meraviglioso. La maggior parte delle sue bellezze non ha subito danni quindi, un giorno, potremo andare o ritornare a vederle.

Per il momento, possiamo ricordare cosa si poteva ammirare dentro la cattedrale.

Le navate, divise in campate e sovrastate da volte a crociera a sei vele, alte più di trenta metri, con i pilastri di sostegno diversi fra loro. Nei più antichi, catturavano l’attenzione dei visitatori i capitelli scolpiti con motivi di foglie.

E, ancora, le vetrate, realizzate tra il 1952 e il 1967 da Jacques Le Chevallier, in stile astratto, tutte diverse l’una dall’altra e ciascuna con un colore predominante, dal blu al rosso, a rappresentare il concetto della Gerusalemme Celeste. Pare che siano tutte salve.

Inoltre, alcuni notevoli dipinti, come la Predicazione di San Pietro a Gerusalemme di Charles Poërson, nella cappella di San Giuseppe, e sculture degne di nota, come la Pietà e Luigi XIII di Nicolas Coustou, il Monumento funebre del vescovo Simon Matifas de Bucy, e Incontro coniugale di Jean-Baptiste Pigalle.

Quando sarà possibile visitare di nuovo Notre-Dame

Il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, in un discorso alla nazione, ha annunciato la ricostruzione della cattedrale in cinque anni.

A dirla tutta, questa tempistica è stata ampiamente discussa dagli analisti (molti dei quali la ritengono troppo ottimistica), ma sarebbe un bel traguardo. 🙂

La data prevista inizialmente era per il 15 aprile 2024, esattamente 5 anni dopo l’incendio e in tempo per i giochi olimpici che Parigi ospiterà. Però purtroppo i programmi non saranno rispettati e si prevede comunque la riapertura entro la fine del 2024.

La data prevista è il 7 dicembre 2024.

Per la ricostruzione occorrono ingenti fondi; le somme impegnate da privati, aziende ed enti pubblici hanno finora raggiunto circa un miliardo di euro.

Come procedono i lavori

I lavori, tempestivamente avviati dopo l’incendio, erano stati sospesi a causa di un possibile rischio di inquinamento da piombo.

L’attività è stata ripresa ad agosto 2019, dopo che Michel Cadot, prefetto della regione dell’Ile-de-France e di Parigi, ha confermato che il rischio per gli operai è al di sotto dei livelli di guardia.

Per preservare la loro salute, gli operai lavorano indossando maschere, seguendo rigorosi protocolli di ingresso e uscita dal sito, e utilizzando abiti usa e getta. Inoltre, è stato previsto l’impiego di nuovi mezzi di decontaminazione.

A marzo 2024 i lavori procedono spediti e i parigini e i visitatori dovrebbero essere in grado di tornare a camminare all’interno della cattedrale il 7 dicembre come detto e il culto potrà riprendere, ma i lavori non saranno ancora completati. Attualmente, i lavori sono in uno stato avanzato, con la guglia e il gallo di nuovo in cima al monumento storico e la struttura del tetto inaugurata. La terza fase si concentrerà sull’esterno della cattedrale, con l’urbanizzazione dell’area circostante.

Di recente, l’arcivescovo di Parigi, monsignor Laurent Ulrich, ha annunciato l’avvio di un programma per questa riapertura, che prevede il ritorno della statua di Notre-Dame verso la fine di novembre, accompagnata da una “grande processione popolare per le strade”. Il 7 dicembre ci sarà una cerimonia di inaugurazione, con “una veglia dell’organo, una celebrazione liturgica con benedizione, un Magnificat o un Te Deum, seguita dalle Vespri”. La prima messa dopo anni sarà celebrata l’8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, con la consacrazione dell’altare.

“Questa celebrazione per la riapertura di Notre-Dame merita un’ottava: dal 8 al 15 dicembre, ogni giorno, avremo una solenne celebrazione con un tema specifico”, afferma l’arcivescovo di Parigi, che auspica che “il popolo di Parigi partecipi a queste celebrazioni di riapertura”.

Come sarà Notre-Dame restaurata

Macron ha preannunciato un concorso internazionale di architettura finalizzato al recupero della cattedrale, affermando di non avere pregiudizi nei confronti di eventuali idee architettoniche contemporanee, anche ardite.

Le idee ardite sono arrivate! Potete scoprire (e vedere) le più interessanti e curiose in questo articolo presentato su Focus. C’è anche quella dell’architetto italiano Massimiliano Fuksas, che ha immaginato una nuova guglia di cristallo Baccarat.

Più della metà dei francesi, però, desidera che Notre-Dame ritorni al suo aspetto originale.

Siete d’accordo con loro?

Non c’è ancora l’ufficialità, ma sembra proprio che si opterà per una scelta conservatrice, per ricreare una Notre-Dame il più possibile simile alla versione che tutti hanno conosciuto e amato.

Sarà un’opera di ricostruzione e restauro smisurata, ma a rendere leggermente meno arduo questo compito potrebbe essere una copia in 3D della chiesa, creata nel 2015.

Questa riproduzione virtuale era stata realizzata nel 2015 dallo storico dell’arte Andrew Tallon (prematuramente scomparso nel 2018) e dal suo team, per conto di National Geographic.

Un lavoro certosino, basato su accurate misurazioni e ripetute scansioni laser effettuate all’interno e all’esterno di Notre-Dame. Il risultato? Una riproduzione dettagliatissima (con un margine di errore di soli 5 millimetri) che, tra l’altro, ha permesso di svelare alcuni misteri costruttivi della cattedrale.

La versione in 3D di Notre-Dame rappresenterà quindi un riferimento prezioso per ottenere un risultato molto vicino all’originale.

Dato che una accurata riproduzione della chiesa – realizzata da Caroline Miousse – è presente anche nel videogioco Assassin’s Creed: Unity, in tanti scommettono che anche questa potrà essere utile ai fini della fedele ricostruzione di Notre-Dame.

Qualche curiosità

Il tempo delle cattedrali

La celebre cattedrale è stata oggetto di ispirazione per molti artisti, a partire dalla musica: gli amanti della musica italiana e del teatro ricorderanno sicuramente le note della canzone Il tempo delle cattedrali di Cocciante, colonna sonora del magnifico spettacolo Notre-Dame de Paris, che ha avuto molto successo negli scorsi anni.

Il gobbo di Notre-Dame

La cattedrale è diventata protagonista di opere letterarie di grande importanza come Notre-Dame de Paris, che Victor Hugo scrisse a soli 29 anni, e che rese celebre il personaggio di Quasimodo, il famoso gobbo di Notre-Dame. Un’opera di grande successo, tale da essere stata reinterpretata e adattata al teatro, al cinema e da diventare persino un famoso cartone Disney.

Notre-Dame è stata oggetto anche di molti dipinti e opere d’arte ad essa ispirate. Chi ama l’impressionismo avrà sicuramente visto almeno uno dei dipinti di Monet raffiguranti una cattedrale che ricorda quella di Parigi; si tratta tuttavia di quella di Rouen, che il pittore non si stancava mai di osservare e di dipingere in tutte le condizioni atmosferiche possibili e nei vari momenti della giornata.

Dalla finestra del suo studio della cittadina francese, Monet osservava la cattedrale, studiandone i dettagli e riproducendoli su tela con il suo inconfondibile stile.

Le serrature demoniache

Secondo una leggenda, il fabbro incaricato di realizzare le serrature e le cerniere, sopraffatto dalla difficoltà del compito cedette l’anima al diavolo in cambio di un aiuto.

Il demonio realizzò quindi le serrature, e quando la chiesa fu inaugurata, per aprire le porte fu necessaria una buona dosa di acqua santa e di esorcismi.

Un’altra Notre-Dame

Parigi racchiude abbastanza meraviglie per trascorrere diversi giorni in città senza restare a corto di luoghi da vedere, eppure chi dispone di qualche giorno in più per esplorare i dintorni della città può visitare la cittadina di Chartres, a soli 95 km da Parigi.

Questa località ha la sua bellissima Cattedrale di Notre-Dame, un esempio di architettura gotica in un ottimo stato di conservazione.

Da tempo meta di pellegrinaggio, questa cattedrale ospita l’importante reliquia del Velo della Vergine. Notevole, la cripta con le sue sculture.

Mappa: cosa vedere nelle vicinanze


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