Il racconto di Valentina
Valentina, l’autrice di Beroad.it è una donna dalle mille risorse, cura autonomamente ogni singolo aspetto del suo travel blog dai contenuti ricchi di racconti, foto e consigli, all’aspetto grafico. In tutto ciò trova anche il tempo di viaggiare e stare insieme alla sua famiglia. Oggi Valentina è qui per parlarci del suo viaggio parigino.
Il tuo blog mi sembra davvero molto ben curato. Qual è la tua ricetta per proporre contenuti interessanti per gli utenti?

Grazie, questo si che è un complimento! Al momento i contenuti del mio blog si dividono principalmente in due macro categorie: i racconti delle mie esperienze di viaggio, con consigli e dritte per chi vuole intraprendere la stessa esperienza, e la segnalazione di eventi che ritengo interessanti. In fondo un evento, che può essere una mostra, un concerto, un mercatino o una fiera di fumetti è uno dei motivi per cui la gente si muove. A volte abbiamo bisogno di scuse per prendere un treno o un aereo. Io offro buone scuse.
Sei una di quelle persone che prima di partire organizza tutto oppure preferisci andare all’avventura?

Sono una grande organizzatrice, ma con il tempo ho capito che seguendo uno schema troppo rigido rovinavo la mia esperienza di viaggio, accumulando stress anche in vacanza. Ora posso dire di aver raggiunto un’equilibrata via di mezzo, amo avventurarmi, ma prima di partire per una nuova meta mi documento e segno sull’agenda le cose imperdibili da vedere e da fare.
Tra i tuoi tanti viaggi hai fatto tappa a Parigi, qual è l’angolo di questa città che ti ha lasciato senza fiato?

Quando parlo di Parigi sono un po’ scontata, è una delle città più belle al mondo, con un’atmosfera delicata e frizzante allo tempo stesso. Molti sono i quartieri che adoro, ma se penso alla prima volta che ho visto il Sacre Coeur mi vengono i brividi. In un quartiere raccolto come Montmartre non ti aspetti una Basilica così imponente. Il bianco lucido e splendente della struttura esterna lascia sbalorditi.
C’è invece un aspetto di questa città che ti ha deluso? Se si, ti va di spiegarci il motivo?
Al momento non mi viene in mente nulla, probabilmente per trovare aspetti negativi di Parigi bisogna vivere la città per un po’ di tempo, i miei soggiorni sono stati sempre piuttosto brevi, dieci giorni al massimo, e non ho mai avuto problemi degni di nota, anzi, mi sono sempre trovata benissimo, trasporti pubblici inclusi!

Non puoi conoscere a fondo una città se non hai assaggiato la cucina locale, qual è la cosa più buona che hai mangiato a Parigi?

Una sera ricordo di aver mangiato in una deliziosa brasserie al Marais, quartiere che consiglio di visitare per la sua autenticità . Era inverno, faceva molto freddo, così optai per una confortevole soupe à l’oignon, la classica zuppa di cipolle parigina, davvero gustosa!
Che idea ti sei fatto dei parigini?

L’aria snob un po’ ce l’hanno: il modo di parlare, il loro accento, le loro espressioni, ma credo sia solo un modo di apparire che nulla ha a che fare con il reale carattere dei parigini. Sanno essere chic con naturalezza.
Stai già organizzando il tuo prossimo viaggio? Dove andrai?
Ho imparato a non parlare più dei miei prossimi viaggi, con due bambini piccoli mi è capitato più di una volta di dover disdire tutto all’ultimo minuto per malanni di stagione, varicelle, temibili virus e chi più ne ha più ne metta! Mi piacerebbe fare un viaggio intercontinentale con loro (Diego ha 5 anni e Bianca 2), credo sia arrivato il momento!
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