Jazz à la Villette 2015
Ci sono eventi artistici che sono pensati per un pubblico di estimatori e ci sono eventi artistici che, invece, strizzano l’occhio un po’ a tutti, intenditori o semplici curiosi.
Jazz à la Villette appartiene a questo secondo gruppo: negli anni, il festival (che definire di sola musica jazz è riduttivo) si è conquistato le simpatie degli amanti del genere, ma anche di chi il jazz non lo ha mai masticato troppo.
I motivi di questo successo sono presto detti: si tiene nel posto e nel momento giusto. Esiste qualcosa di più bello che godersi una pacifica serata di fine estate in una delle città più affascinanti d’Europa e con un sottofondo di musica jazz? Per me, ma anche per tutti gli appassionati che da anni seguono con molto interesse il festival, la risposta è no.
E se vorrete verificare voi stessi la veridicità dell’affermazione, non vi rimane che provare: dal 3 al 13 settembre, al Parc de la Villette si terrà la decima edizione di Jazz à la Villette che, come sempre, vedrà un armonico alternarsi di artisti di importanza mondiale a quelli di nicchia e agli emergenti, in una fusion di stili davvero unica.
Oltre al jazz, infatti, le composizioni che il festival propone si uniscono con il funk, l’hip-hop e il blues con risultati che stupiscono (in bene) l’esigente pubblico di platea.
Giusto per citare alcuni grandi nomi, Jazz à la Villette 2015 vedrà in apertura Steve Coleman e il gruppo statunitense Jurassic 5 il 4 settembre, seguiti il 5 settembre da Cécile McLorin Salvant; il 9 settembre si preannuncia una serata intensa con Yasiin Bey (noto anche come Mos Def) e Tony Allen mentre il 10 sarà la volta di Yaron Herman, seguito dal trio composto da Aldo Romano, Louis Sclavis e Henri Texier nella serata del 12 settembre.
Il festival non è solo a base di musica: fra le altre proposte, sarà molto interessante la visione dei film proposti sul tema della “black riot”, fra cui spicca la proiezione de “Do the Right Thing” (“Fai la cosa giusta”) di Spike Lee, del 1989, il 6 e il 19 settembre alle 10.30 al MK2 Quai de Seine.
Per rimanere in tema, il 10 settembre, sempre al MK2 Quai de Seine, sarà presente l’eclettico Melvin Van Peebles, considerato il padre del genere cinematografico blaxploitation che, nella metà del secolo scorso, proponeva film con cast principalmente composti da afroamericani per rispondere alle emergenti esigenze di intrattenimento da parte di queste popolazioni.
Se siete interessati a Jazz à la Villette, ma viaggiando con i bambini non credete sia una buona idea andarci, cambiate subito opinione e date un’occhiata al programma di “Jazz à la Villette for kids” che propone diverse attività legate alle canzoni, alla musica e anche alla storia del genere musicale per far appassionare, sin da piccoli, al fascino del jazz.
Se siete in partenza per Parigi fra il 3 e il 13 settembre, dunque, non abbiate dubbi se partecipare almeno a un evento di Jazz à la Villette: dopo essere stati anche voi conquistati da questo straordinario festival converrete con me e con tutti gli appassionati che è proprio un evento da attendere con grande trepidazione ogni anno!
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